UNGHIA

EZIOLOGIA  ETIMOLOGIA 

 e COMPOSIZIONE

Dr.Enrico Cicorella

Lo sviluppo embriologico dell'unghia inizia intorno al terzo mese di vita intrauterina, a partire da un abbozzo dell'epidermide in corrispondenza della superficie dorsale dell'ultima falange. Il tempo necessario perché' questo processo si completi necessita di almeno 20 settimane.L’unghia è un annesso cutaneo cheratinizzato, costituita da materiale corneo particolare che non evolve verso la desquamazione ma verso una estensione continua in lunghezza. Il costituente tissutale dell'unghia è la cheratina, la stessa rappresentata nello strato corneo dell'epidermide; l'unica differenza è che la cellula corneificata dell'unghia, a differenza delle cellule della cute, mantiene il nucleo. In percentuale minore è composta anche da grassi, aminoacidi, acqua, vitamine e minerali. Dal punto di vista anatomico la lamina ungueale si compone della RADICE, situata in una invaginazione cutanea di forma semilunare, detta solco ungueale. IL CORPO DELL'UNGHIA è la parte visibile e risulta inegualmente suddivisa nella lunula (la parte in prossimità della piega cutanea di aspetto bianco-opaco a forma convessa) e nella zona rosea. Il colorito roseo è dato dall'intensa vascolarizzazione dei numerosi capillari disposti nella piega ungueale al di sotto della lamina. LA MATRICE è localizzata in prossimità della radice, al di sotto della piega ungueale: ha forma di falce e produce la lamina, la quale si svolge come un rotolo di carta alla velocità di un decimo di millimetro al giorno per le mani , e di un ventesimo per i piedi. La matrice corrisponde con il periostio, la lunula ungueale, che ha origine nella zona sotto-cuticolare, lì parte la spinta di crescita in avanti; di seguito la lamina ungueale è ancorata al piano connettivale del letto ungueale, il movimento di crescita a questo punto cambia, più che crescere, infatti, si espande i tutte le direzioni, mantenendo la sensibilità tattile del tessuto connettivale. La sua evoluzione verso la matrice incontra la spinta di crescita del periosti che più forte e viene naturalmente respinta. Verso l'alto e verso i bordi ungueali, avviene un placcaggio dato dallo strato smaltoso che ne delimita l’evoluzione ed impedisce di proseguire la sua espansione, quindi l'unica via d'uscita per l'unghia rimane la parte anteriore o meglio li dove noi la tagliamo. Attenzione l'unghia va tagliata sempre e solo davanti perché altrimenti provocheremmo una destabilizzazione della crescita della stessa. Eventuali problematiche biomeccanica di natura patologica possono essere innescate da trattamenti empirici, in particolare dal taglio errato dell'unghia o dal'utilizzo di ferri infetti.

Un eventuale problema alle vostre unghia, 

ricordate che riguarda la vostra salute 

e di conseguenza va trattato in ambito medico. 

La cura del piede è una prerogativa del Podologo, 

il quale solo dopo una visita clinca ed una attenta indagine

  sarà in grado di determinare le cause che hanno cagionato 

la disfunzione e/o la patologia, 

programmando la relativa riabilitazione.


EZIOLOGIA  ETIMOLOGIA  e COMPOSIZIONE

Le funzioni dell'unghia:

  1. Protegge la falange distale e i polpastrelli dai traumi
  2. Aumenta esponenzialmente la capacità sensoriale del polpastrello anche solo con il contatto lieve
  3. Consente una presa più efficiente rispetto alla esclusiva presenza delle ossa falangee

ANATOMIA

La piega ungueale prossimale

La piega ungueale prossimale (PUP)  è una piega cutanea costituita da una porzione dorsale e da una porzione ventrale.

La porzione dorsale è la continuazione della cute; la porzione ventrale è a contatto con la lamina ungueale a cui aderisce.

La produzione di cheratina da parte della piega ungueale porta alla formazione della cuticola (detta anche eponichio) La porzione ventrale della PUP si continua posteriormente con la matrice ungueale.

La lamina ungueale è un foglio multistrato costituito da tre sezioni diverse: la base e costituita dal letto ungueale che si trova sotto la placca ungueale, ricoperta dalla lamina smatosa;

si presenta come una lamina a struttura cornea, di consistenza dura, 

relativamente flessibile, traslucida, trasparente, incolore

(il colorito roseo è dovuto al letto ungueale vascolarizzato che traspare attraverso),

di forma convessa più o meno rettangolare con asse maggiore longitudinale.

Nella parte prossimale è possibile osservare una semiluna biancastra a convessità anteriore: 

è la lunula, la parte iniziale della matrice ungueale, il colore biancastro dipende dal tipo di 

cellule che la compongono (cellule paracheratosiche) le quali hanno la proprietà di riflettere la luce. 

A questo colore contribuisce anche il diverso spessore della lamina a questo livello.

La sua superficie esterna è liscia poiche ricoperta di smalto, mentre la parte a contatto con il letto ungueale 

presenta delle creste parallele che si inseriscono su solchi corrispondenti del letto stesso.

La lunghezza in media nell’adulto è di 14.5 mm, lo spessore di 0.50/0.90 mm nei piedi; 

lo spessore aumenta verso il bordo libero dell’unghia (zona distale) ed è maggiore nell’uomo rispetto alla donna.

A seguito di eventi patologici la lamina può subire delle variazioni 

 - sia in senso di assottigliamento (platonichia) 

 - sia di ispessimento (onichochauxis, onicogrifosi).

La velocità di crescita dell’unghia è di circa 0.1 mm al giorno a livello delle mani 

e di circa 0.05 mm al giorno a livello dei piedi. 

La sostituzione completa avverrà in 6 mesi per quelle delle mani ed in 1 anno per quelle dei piedi.

La Matrice

E’ la parte genetrarice dell’apparato ungueale; le cellule presenti si differenziano producendo la lamina.

E’ costituita da una invaginazione dell’epidermide della regione dorsale del dito e si estende dall’estremità posteriore 

di questa invaginazione alla parte distale della lunula.

Il processo di maturazione e di migrazione delle cellule della matrice non avviene in senso verticale, come nell’epidermide, 

ma segue invece un decorso obliquo diretto anteriormente e verso l’alto. Ciò spiega come alterazioni della matrice prossimale 

producano lesioni localizzate sulla superficie dorsale della lamina, mentre alterazione della matrice distale provochino 

anomalie a livello del margine libero e della superficie ventrale della lamina stessa.

La parte distale della matrice è visibile attraverso la lamina come una semiluna di colore biancastro, a convessità distale che 

prende il nome di lunula. Il colore della lunula è dovuta al fatto che la zona cheratogena della matrice distale è ricca di 

nuclei (incompleta cheratinizzazione) che diffrangono le radiazioni luminose. 

Si osserva raramente a livello dei piedi, poiche si trova soto la cuticola prossimale. 

La sua estremità convessa continua con la parte rosata della lamina.

L’epitelio della matrice distale contiene numerosi melanociti. Questi nei soggetti di razza bianca sono generalmente inattivi, 

ma possono in numerose situazioni fisiologiche e patologiche attivarsi e produrre melanina trasferendola ai cheratinociti circostanti. 

Con la crescita dell’unghia il pigmento melanico incorporato nella lamina diverrà evidente come una banda di melanonichia longitudinale.

La matrice continua anteriormente con il letto ungueale.

Il letto ungueale

Il letto ungueale è situato anteriormente alla matrice e continua con l’iponichio: rappresenta una estensione 

sottoungueale dell’epidermide dell’estremità del dito.

Il letto ungueale aderisce fortemente alla superficie ventrale della lamina. A livello del letto ungueale le creste interpapillari 

e le papille dermiche hanno un decorso parallelo ed un orientamento longitudinale che segue l’asse maggiore del dito,

con l’aspetto di bande parallele. Di conseguenza anche i capillari hanno, a livello del letto ungueale, un decorso longitudinale.

L'Iponichio

è la continuazione prossimale alla base del letto ungueale e corrisponde all’epitelio che si trova al di sotto 

della lamina ungueale alla giunzione tra il margine libero e la pelle 

La crescita dell’unghia

La crescita dell’unghia, diversamente da quella dei capelli, è continua e uniforme in tutti i suoi punti nel corso della vita.

Il tasso di crescita medio nell’adulto sano è di circa 0.08/0.10 mm al giorno. Tuttavia variazioni si possono osservare

in rapporto a fattori nutrizionali, all’età, agli stati di malattia o all'assunzione di farmaci: 

La crescita dell’unghia è più rapida durante la stagione calda rispetto a quella fredda.

In gravidanza si ha generalmente una accelerazione della crescita del 30% nel corso degli ultimi mesi.

Le variazioni più importanti si hanno con l’età, più rapida durante la giovane età rispetto a quella vecchia. 

Differenze si hanno anche in rapporto al sesso: infatti si valuta in 0.04 mm. al giorno in meno nella donna rispetto all’uomo.

La sostituzione completa della lamina avviene in 4-6 mesi per le unghie delle mani e in 12-18 mesi per le unghie dei piedi.

I Fattori di crescita: MECCANICI E NUTRIZIONALI

I microtraumatismi ripetuti, quali quelli derivanti dallo scrivere sulla tastiera 

o dal suonare il pianoforte possono accelerare la crescita.

La cistina e la glicina sono aminoacidi essenziali per la crescita dell’unghia in quanto permettono 

la formazione dei gruppi amino-solforati che partecipano alla formazione della cheratina.

Vitamine e minerali A,C,E,B6, biotina sono importanti per una corretta crescita e funzionalità dell’unghia.

Il Ferro è indispensabile per la costituzione della lamina ungueale: 

la sua carenza è responsabile dell’assottigliamento e della fragilità della lamina.

Il Calcio invece non rientra tra gli elementi che influenzano la resistenza meccanica dell’unghia.

La Composizione dell’unghia

La lamina ungueale è composta da cheratina dura molto simile a quella dei capelli. 

La cheratina è caratterizzata dall’alto contenuto di zolfo, specialmente nella forma dell’aminoacido cistina, 

che costituisce il 9.4% del peso dell’unghia.

Il contenuto di acqua nelle unghie varia dal 10 al 30% ed è direttamente in rapporto all’umidità relativa. 

Più l’unghia è idratata maggiore è la sua elasticità e flessibilità.

Le fibrille di cheratina orientate principalmente in maniera parallela alla superficie si estendono da un lato all’altro. 

La durezza della lamina è indipendente dal contenuto di calcio, peraltro presente in piccolissima quantità.

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