HPV   (VERRUCA)

 
Le verruche erano conosciute dagli antichi greci e romani e in alcuni scritti del 30 a.c. Aulo Cornelio Celso già parla di manifestazioni, simili a porri, che possono far pensare alle verruche. La loro identificazione come infezioni trasmissibili per contagio avvenne, però solo alla fine di questo secolo, mentre l’agente che ne è la causa, il virus papilloma, fu isolato nel 1949 e, qualche anno Dopo caratterizzato come virus DNA doppia elica della famiglia dei Papovavirus. Oggi si calcola che a soffrire di verruche è quasi il 7 per cento della popolazione. Un modello animale per virus papilloma umano non è stato ancora sviluppato con successo, e il virus non può essere coltivato in vitro. L’HPV è specificatamente ospite delle cellule epiteliali squamose. Si conosce poco su come e dove entri nelle cellule, ma una volta che ha avuto accesso utilizza le risorse della cellula ospite per coordinare i propri geni e replicarli. Sono state trovate particelle virali nelle cellule basali dei tessuti infetti, ma la replicazione si può avere anche a livello superiore, nelle cellule epiteliali differenziate. Il picco massimo di incidenza è dai 12 ai 16 anni e a grande maggioranza la localizzazione è sulle mani e sulla pianta dei piedi. Ultimamente si è parlato di un aumento della suscettibilità alle verruche nei bambini affetti da dermatite atopica e si attende ad una conferma scientifica a questa ipotesi da studi in grande scala.

I papillomavirus umani o HPV


I papillomavirus umani HPV (Human Papillomavirus) appartenenti alla famiglia Papovaviridiae, sono virioni del diametro di 55nm. Essi sono costituiti da una capside composti da 72 capsomeri e da un genoma di DNA circolare a doppia elica . Il principale componente proteico del capside conferisce specificità antigenica al gruppo dei Papillomavirus. L’analisi molecolare del DNA permette di caratterizzare i tipi ed i sottotipi di HPV. Attualmente sono stati identificati più di 50 tipi di HPV nei papillomi umani. Alcuni di essi sono specificatamente associati a determinate lesioni clinicamente riconoscibili, e questo fatto permette la costruzione di una classificazione eziologia dei papillomi. Nelle lesioni benigne il DNA virale non si integra nel genoma della cellula ospite: la gravità dell’infezione non dipende soltanto dal tipo di HPV implicato ma anche dalla reazione immunitaria dell’organismo ospite in particolare di quella cellula-mediata. L’andamento delle lesioni dell’HPV è influenzato da fattori immunologici. L’immunità cellula mediata è probabilmente importante. Le verruche tendono a scomparire spontaneamente con l’andare del tempo, mentre le pazienti con immunosoppressione presentano un elevata incidenza di verruche e di neoplasie intraepiteliali della vulva e della cervice. Il ruolo della risposta immune nella protezione dalla infezione e nella regressione delle lesioni da papillomavirus richiede un maggiore approfondimento ed una migliore conoscenza prima di poter decidere sulla fattibilità di un vaccino. I Papillomavirus provocano numerosi e differenti tipi di verruche nell’uomo , comprese le verruche cutanee, le verruche plantari, i condilomi genitali e i papillomi laringei. Alcuni tipi di HPV sono imputati nella carcinogenesi di aree quali il collo dell’utero, il glande, il laringe, la lingua ecc.

CLASSIFICAZIONE