Calzature

Attenzione alle calzature, oggi esiste un commercio sfrenato di calzature in gomma, poliuretano o resine simili. Non saprei dire di chi è la colpa per ciò che riguarda le calzature che imperversano in tutti i magazzini, molte di queste si pregiano di firme eccellenti della moda dichiarando di essere made in Italy quindi di ottima fattura e costruite con pellami di prima qualità, ma la suola ? Anch'essa e in materiale "sintetico" di prima qualità, anzi c'è chi attrezza le suole di gomma con delle valvole appositamente distribuite per provocare una sorta di aria condizionata all'interno della scarpa.

Ma quel che è peggio ormai si spacciano per calzature ortopediche su misura, calzature prodotte da aziende con all'interno nessun professionista Tecnico Ortopedico o Podologo.

Le calzature, tutte, devono avere la suola in cuoio, una volta la parola suola era sinonimo di cuoio, oggi si fa riferimento a questa parola solo quando ci troviamo davanti ad una bistecca cucinata male o di pessima qualità. Una volta le calzature "da ginnastica o da tennis" venivano chiamate così per uno scopo ben preciso, andavano usate per fare attività sportiva, in modo tale che l'atleta non scivolasse e mantenesse l'equilibrio durante un azione agonistica. 

Altra cosa importante è il tomaio, bisogna fare molta attenzione poichè oggi la qualità sia del pellame sia della manofattura del tomaio è diventata una cosa rara.

Vi svelo alcuni espedienti per rilevare immediatamente se la calzatura che state per acquistare risulta dia ottima fattura o no.

Quando indossate la calzatura in un negozio flettete l'avampiede, se notate più pieghe sulla parte dell'avampiede superiore del tomao, vul dire che quella calzatura è stata montata in modo regolare e che la pelle dovrebbe essere di buona qualità. Se invece notate solo una piegatura o poco più, vuol dire che quella calzatura ha dei problemi. Succede che molte aziende produttrici utilizzano la stessa tomaia , tirandola, allungandola, allargandola per due o addirittura tre numeri diversi di calzature, il risultato è che quella calzatura perde le caratteristiche di dinamicità dell'avampiede, nell'indossarla provochereste una sorta di bendaggio al livello metatarsale con conseguente instabilità nella deambulazione e in per di più quella scarpà avra vita breve.

Un altra indicazione importante alla quale dovete prestare attenzione è il dietro della calzatura, deve essere rigida, contenere cioè al suo interno dei forti rigidi o semirigidi, in modo tale da guidare il passo e stabilizzare la caviglia. 

Attenzione, però, ogni fase della crescita deve avere la sua calzatura.

Nei primi sei mesi di vita , la scarpa non deve costringere il piede del bambino, la calzatura deve solo proteggerlo dal freddo o dal caldo, quindi la calzatura servirà solo da copripiede, naturalmente in materiali naturali quali pelle, cotone, lana, ecc.. . 

Dai nove mesi il piccolo comincia a gattonare, in questa fase la scarpa deve essere fornita di lacci o in alternativa doppia fibbia, meglio se allacciata, deve essere leggera e morbida, la suola in cuoio può essere fornita di un centrino antiscivolo che lo aiuterà per i primi passi mantenendo il giusto equilibrio quando inizierà a camminare. La suola in gomma che apparentemente sembra accellerare l'equilibrio del bambino in realtà, lo vizia e lo rallenta. 

Dopo i diciotto mesi , la parte di dietro della scarpa deve essere fornita di forti semirigidi per stabilizzare la caviglia e guidare il passo durante la deambulazione. In nessun caso la scarpa deve avere incorporato un plantare fisiologico, correttivo, o quant'altro, ogni piccolo rialzo, scarico, pronazione, supinazione, in questa fase fortemente evolutiva del piede, potrebbe danneggirae la crescita dello stesso, e addirittura provocare patologie scheletricofunzionali dal punto di vista biomeccanico e posturale.

Le scarpe non devono mai essere troppo grandi, evitate però che le dita dei piedi tocchino la punta, lo spazio davanti deve essere di almeno 6-7 mm. perchè il piede possa muoversi liberamente e le dita possano estendersi adeguatamente. 

Per ciò che riguarda la suola, abbiamo parlato di cuoio, attenzione perchè anche li si possono nascondere delle sorprese. Per rilevare velocemente, in modo empirico ma efficace, la qualità del cuoio, piegate la scarpa , la punta verso parte del tallone, se questa operazione vi resce facile e la suola è peraltro bella doppia, vuol dire che ci si trova di fronte ad un cuoio di ottima fattura. Portroppo oggi quasi tutte le conce sono di tipo industriale, quelle vegetali di una volta che richiedevano circa sei mesi di lavorazione non sono più sostenibili dal punto di vista produttivo, ciò non toglie che una concia fatta bene dovrebbe permetterci di avere un cuoio di ottima qualità, una suola di cuoio che lascia liberi i movimenti di flesione, eversione, abduzione e addduzione del piede e quel che è più importante lascia traspirare. C'è da dire che le conce italiane sono fra le migliori nel mondo, quindi attenzione al marchio ormai famoso "vero cuoio" ma attenti anche alla descrizione "made in Italy".

Perchè è importante la suola di cuoio?

Provate a toccare un pneumatico di un atomobile dopo che ha percorso solo 100 m., attenzione, potreste scottarvi le dita! Questo è quello che succede anche alle suole in gomma, si riscaldano ogni passo e trasferiscono il calore all'interno della calzatura che a sua volta surriscalda il piede gnfiandolo e provocando un'iperidrosi se non anche una stasi venosa al livello della caviglia. 

Avrete certamente sentito parlare di una patologia denominata "piede d'atleta", Che cos'è? 

E' un'infezione contagiosa sempre più comune ai giorni d'oggi (Tinea Pedis) provocata da un fungo quando persiste un'eccessiva umidità causata da una eccessiva sudorazione, compare con maggior frequenza nei mesi caldi soprattutto se si indossano scarpe che non consentono la traspirazione, scarpe con la suola di gomma. Il cuoio, apparentemente più rigido, man mano che vine usato si snerva e diventa come un guanto per i nostri piedi, un guanto simile alla nostra pelle poichè lascia traspirare.  

l'infezione comincia in genere nel terzo o quarto spazio interdigitale e si estende successivamente agli altri spazi interdigitali, se non si interviene tempestivamente si può diffondere anche ad altre parti del piede nella zona metatarsale (pianta) al calcagno o all'istmo plantare (bordo laterale del piede). La pelle inizialmente si presenta arrossata e squamosa, spesso fessurata, per divenire poi biancastra, umida e maleodorante, il più delle volte compaiono vescicole, la loro rottura porta alla formazione di croste che possono infettarsi.